Mancano ormai meno di due mesi all’arrivo del vostro bebè e non potreste essere più felici, così piene di gioia per questo pancione che settimana dopo settimana cresce in modo sempre più intenso. Certo, non possiamo affermare che queste siano settimane molto semplici da affrontare: avete preso molti chili che vi limitano un po’ nei movimenti e vi sentite alquanto ingombranti, senza dimenticare poi che il mal di schiena è sempre lì, dietro l’angolo, pronto a colpirvi e rovinarvi un po’ la giornata. Vi basta però accarezzare il vostro pancione, coccolarlo per qualche istante, ed ecco che tutto il peso di queste settimane scompare e resta solo la gioia più pura a farvi compagnia. Andiamo insieme a scoprire allora che cosa succede alla trentatreesima settimana di gravidanza.

Cosa succede

Il vostro bambino è ormai del tutto formato. Questo è un bene, perché anche in caso di parto pretermine non dovreste preoccuparvi poi più di tanto. Pensate infatti che secondo le statistiche il 98% dei bambini che nascono durante questa settimana non presenta alcun tipo di problema fisico, riesce a respirare adeguatamente in modo autonomo e cresce senza difficoltà, riuscendo a prendere peso in fretta. Nonostante questo, è bene sapere che un parto pretermine alla trentatreesima settimana è un evento piuttosto raro. State tranquille quindi e cercate di vivere con positività questo felice momento.

Il sistema immunitario del bambino sta andando verso la completa maturazione, con una quantità sempre maggiore di anticorpi. Non appena il bimbo uscirà dal ventre materno, avrà così la possibilità di evitare ogni genere di infezione. Anche l’apparato scheletrico si sta sviluppando al meglio. Solo le ossa del cranio non si sono del tutto formate. Come probabilmente saprete sono le ultime ossa in assoluto a saldarsi, e questa completa formazione ha luogo solo dopo il parto, a distanza di mesi.

E l’apparato respiratorio? Arrivate alla questa settimana di gestazione, l’apparato respiratorio del bambino è maturo, anche se gli alveoli polmonari potrebbero non essere adeguatamente pronti alla vita fuori dal grembo materno. Nel caso in cui il ginecologo creda sia preferibile far partorire la mamma prima della data di fine gestazione, è possibile quindi che si consigli di iniziare ad assumere dei cortisonici. Si tratta di sostanze che accelerano la produzione di surfattante, che consente di espandere al meglio gli alveoli polmonari. Perché potrebbe essere necessario partorire prima del tempo? Perché il bambino è diventato troppo grosso, perché la mamma ha il diabete gestazionale, perché il liquido amniotico non è presente nella giusta quantità, sono molti i motivi. Fidatevi del vostro ginecologo e cercate di stare tranquille! Parlando di liquido amniotico, se la vostra gestazione sta andando per il meglio il vostro bambino è attualmente immerso in molto liquido, circa 1000 millilitri.

I sintomi

Arrivate alla trentatreesima settimana di gravidanza, le future mamme potrebbero avere i denti un po’ più fragili rispetto al solito. Si tratta di un fenomeno del tutto normale, dato che il bambino sta assorbendo la maggior quantità di calcio possibile, così che il processo di ossificazione possa giungere alla conclusione. Le donne in dolce attesa proprio per questo motivo dovrebbero cercare di curare la loro igiene orale in modo accurato quotidianamente e magari anche farsi visitare da un dentista per controllare che sia tutto in ordine. Per evitare di incorrere in problemi ai denti dopo il parto, forse è il caso di inserire molti alimenti ricchi di calcio nella propria alimentazione oppure scegliere di assumere degli integratori alimentari a base proprio di calcio, sempre però chiedendo prima consiglio al proprio ginecologo.

Non solo calcio, il bambino cerca di assorbire quanti più elementi nutritivi possibile, per cercare di svilupparsi al meglio. Questo significa che la mamma deve cercare di assumere grandi quantità di vitamine e sali minerali, per evitare carenze e per evitare anche di incorrere nell’anemia. Anche l’acido folico è un valido aiuto contro l’anemia. Assumerlo quindi anche alla trentatreesima settimana di gravidanza non può che fare bene alla futura mamma.

Già durante le settimane precedenti, l’organismo ha iniziato a produrre intense quantità dell’ormone relaxina, che rende tessuti e articolazioni più morbidi e flessibili, favorendo il parto. La produzione di questo ormone non comporta alcun tipo di problema per la futura mamma, che però potrebbe incorrere in una camminata un po’ più lenta rispetto al solito e piuttosto ondeggiante.

Tra gli altri sintomi, dobbiamo ricordare l’ansia che è molto comune nelle donne ormai entrate nel terzo trimestre. State per vivere il delicato momento del parto, che sapete essere molto doloroso e che comporta comunque dei rischi, quindi è normale che vi sentiate un po’ stressate. Inoltre l’ansia potrebbe essere dettata anche dalla vostra consapevolezza che state per diventare genitori e che non sapete proprio da dove cominciare.

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Cosa fare

Le donne in dolce attesa devono cercare di allontanare ansia, paura e stress dalla loro quotidianità, così da riuscire a vivere queste ultime settimane di gravidanza al meglio e arrivare calme e rilassate al momento del parto. Ovviamente non è facile riuscire a raggiungere questo obiettivo, ma le future mamme possono sempre chiedere aiuto al futuro papà, che può dare il giusto supporto e aiutare a superare i momenti più difficili.

Non solo, le donne in dolce attesa possono anche chiedere ogni consiglio possibile direttamente al ginecologo e seguire un buon corso preparto, in modo da scoprire tutto ciò che le aspetta ed essere quanto più preparate possibile. Lo sapete che durante le ultime settimane di gravidanza è indicato fare un po’ di meditazione oppure di yoga? In questo modo potrete rilassarvi davvero molto e riuscire ad entrare in connessione con la parte più intima di voi stessi. Non solo, queste attività consentono anche di prendere consapevolezza della propria respirazione, cosa questa che è di grande aiuto al momento del travaglio per riuscire a sostenere il dolore e al momento del parto stesso.

Molte donne arrivate alla trentatreesima settimana si fermano del tutto. È normale, dato che si sentono davvero molto stanche e che il mal di schiena può essere all’ordine del giorno. Care future mamme, non c’è niente di più sbagliato. Perché se vi fermate, i vostri muscoli potrebbero adagiarsi alla sedentarietà e arrivare al momento del parto un po’ sottotono. Meglio invece arrivare con i muscoli belli tonificati e pronti al parto. Inoltre l’attività fisica consente anche di sopportare meglio il peso del pancione. Vi ricordiamo che è necessario allenare anche il pavimento pelvico, perché in questo modo potete allontanare la possibilità di incorrere nell’incontinenza urinaria dopo il parto. Se non sapete come effettuare questo allenamento, chiedete consiglio al vostro ginecologo oppure recatevi presso uno specialista. Meglio prevenire che curare!

Ma ci sono alcuni esami da fare durante queste ultime settimane di gestazione? Sì, le donne in dolce attesa hanno tempo fino alla trentasettesima settimana di gravidanza per controllare l’epatite B e C e il virus HIV. Inoltre è importante controllare la pressione arteriosa, quanto più spesso possibile, ed effettuare anche un esame per le urine.

Cosa iniziare a pensare

Sicuramente avete già preparato la valigia per la degenza ospedaliera, con tutto il necessario per voi e per il vostro bambino. Adesso però è arrivato il momento di concentrare la vostra attenzione sul parto. Volete un parto del tutto naturale o desiderate ricorrere all’anestesia epidurale? Volete che il futuro papà sia al vostro fianco? Desiderate che veda ogni singolo dettaglio del parto o che resti semplicemente accanto a voi, a tenervi la mano e parlarvi? E per quanto riguarda la donazione del cordone ombelicale? Queste sono tutte domande che dovete prendere in considerazione e a cui dovete cercare di dare una risposta quanto prima. Leggete dei libri, informatevi navigando un po’ online, chiedete consiglio al ginecologo e parlate con il futuro papa, così da prendere le migliori decisioni possibili per voi e per il vostro bimbo in arrivo.

Se ancora non lo avete fatto, questo è il momento giusto per scegliere il nome da dare al vostro bambino. Avete ancora qualche settimana di tempo, è vero, ma è importante iniziare a chiamarlo con il suo nome già mentre è dentro al pancione, così che senta quel nome come proprio e così che anche voi vi abituiate a quel nome che gli resterà incollato per sempre.