Siete arrivate alla trentacinquesima settimana di gravidanza: che bello, ormai la data del lieto evento si sta avvicinando sempre più! Il vostro pancione è molto ingombrante e potrebbe arrecarvi un po’ di fastidio e di sicuro avrete ormai preso un bel po’ di peso, di solito intorno ad una decina di chili. Potreste soffrire il caldo, avere le gambe un po’ gonfie e sentire il bisogno di fare pipì praticamente in continuazione, ma nonostante questo vi sentite davvero molto felici e radiose.

Andiamo insieme a scoprire tutto quello che dovete sapere su questa settimana di gestazione, su ciò che accade al vostro bambino e sui sintomi più diffusi. Buona lettura!

Cosa succede

Durante la trentacinquesima settimana di gravidanza, il bambino è del tutto formato. Se doveste partorire adesso, si tratterebbe comunque però di un parto pretermine. Si parla di parto pretermine infatti fino alla trentasettesima settimana di gravidanza. Se questo dovesse accadere non disperate, perché il bambino è già pronto alla vita fuori dal grembo materno e le terapie intensive neonatali di tutti gli ospedali italiani sono in grado di aiutare i piccoli nati prima della data del parto a crescere sani e forti.

Durante questa settimana di gravidanza, l’organismo del bambino produce surfattante, una produzione che ha preso il via già nelle settimane precedenti e che non arresta la sua corsa sino alla fine della gestazione. Il surfattante, nel caso in cui non lo sapeste, è una sostanza molto importante in quanto consente la corretta espansione degli alveoli polmonari. Il vostro ginecologo crede che sia meglio farvi partorire prima del termine della gestazione? È possibile allora che vi venga richiesto di assumere cortisonici, che velocizzano infatti proprio la produzione del surfattante.

Durante la trentacinquesima settimana di gravidanza anche la formazione del sistema nervoso va verso il completo sviluppo, soprattutto per quanto riguarda la creazione delle sinapsi. In questo modo quando il bambino arriverà nel mondo, avrà la capacità di reagire in modo impeccabile ad ogni stimolo che gli arrivi dai genitori, dagli altri familiari, dall’ambiente esterno. Continua anche l’ossificazione, che come di sicuro saprete non si arresta in gestazione, ma continua ancora per qualche mese dopo il parto.

Ormai il vostro bambino dovrebbe aver raggiunto una lunghezza di circa 47 cm e un peso di 2,5 kg. In questo periodo non si muove molto, anzi quasi per nulla, perché lo spazio a disposizione è poco, ma anche perché ormai dovrebbe già essersi messo in posizione cefalica per il parto. Inoltre è facile che succhi il dito, veri e propri esercizi di suzione che lo aiuteranno dopo il parto, al momento di attaccarsi al seno materno.

I sintomi

Le donne in dolce attesa non devono più fare i conti ormai con sintomi difficili da gestire come le nausee, giusto per fare un esempio su tutti. Ovviamente però il pancione e i chili in eccesso qualche piccolo problemino possono comportarlo. Il mal di schiena è tra i problemi in assoluto più diffusi durante questo terzo trimestre, a causa del peso che grava sulla colonna e della posizione che le donne in dolce attesa si trovano costrette ad assumere. Sempre per gli stessi motivi, è facile sentire il bisogno di fare pipì in continuazione.

Come riuscire a tenere sotto controllo questi problemi? Non è possibile eliminare alla radice il mal di schiena, ma è possibile evitare che sia eccessivo facendo un po’ di sana attività fisica, leggera e moderata ovviamente, in modo quotidiano. Inoltre le donne in dolce attesa devono cercare di mantenere una postura che sia quanto più corretta possibile e magari utilizzare dei cuscini per quando sono sedute oppure sdraiate. Se già lo possedete, continuate ad utilizzare il cuscino per la gravidanza, che è di aiuto in quanto consente di sostenere il pancione al meglio e di non avere alcun tipo di pressione sulla colonna vertebrale durante i momenti di riposo. Se dovete stare molto in piedi, provate anche ad acquistare della biancheria appositamente pensata per le donne con pancione o abiti premaman con fascia elastica per la pancia. Il peso del pancione in questo modo verrà sostenuto al meglio e riuscirete a sopportarlo senza difficoltà, o quasi.

Anche il problema della pipì che scappa in continuazione non può essere eliminato alla radice, ma è possibile migliorare la situazione con i metodi che abbiamo appena indicato. Dato che questi metodi consentono infatti di sostenere il pancione, avete la possibilità di evitare che non gravi in modo eccessivo sulla vescica. Potreste anche incorrere in piccole perdite di urina, magari a seguito di uno sforzo particolarmente intenso oppure nel caso di risate. Nessun problema, è tutto nella norma. Magari provvedete ad indossare un salvaslip in modo da evitare cattivi odori e la sensazione di bagnato sulla pelle.

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Cosa fare

Dovete continuare a seguire un’alimentazione che sia quanto più sana e genuina possibile, così da mantenere il vostro organismo in forma, così da riuscire a garantire tutti gli elementi nutritivi al vostro bambino, così da poter evitare magari anche di prendere altro peso in eccesso. Cercate di inserire nella vostra alimentazione cibi che contengono ingenti quantità Acidi Docosaesaonici, che sono eccellenti per la corretta formazione delle fibre nervose del bambino. Quali sono gli alimenti che ne sono ricchi? Sono molti, tra cui tonno e uova. Dovete anche bere molta acqua, oltre 2 litri al giorno, per la vostra salute, per la salute del bimbo, per la salute anche del liquido amniotico in cui si trova immerso.

Come abbiamo poco fa affermato, è importante fare anche un po’ di attività fisica, ma ricordate di iniziare, se ancora non lo avete fatto, anche ad allenare il pavimento pelvico. Allenandolo sarà per voi più semplice sostenere il parto e potrete anche evitare l’episiotomia. Non solo, sarà più semplice evitare di avere perdite di urina post parto.

Durante questa settimana di gravidanza è già possibile effettuare la coltura vaginale e rettale, in modo da accertare che non vi sia la presenza dello streptococco di gruppo B. Se presente, lo streptococco potrebbe infatti essere la causa diretta di infezioni per il vostro bambino. State tranquille, care future mamme, nel caso in cui il test dovesse risultare positivo, verrete sottoposte durante il travaglio ad un apposito ciclo di antibiotici in modo da scongiurare ogni possibile infezione.

Avete paura che questo possa essere un test invasivo, doloroso o quantomeno fastidioso? Allontanate questa paura. Il test non è affatto doloroso né invasivo, nonostante il suo nome possa incutere timore. Potrebbe eventualmente risultare un po’ fastidioso, soprattutto nel caso in cui soffriate di emorroidi. Inoltre è consigliabile anche effettuate i test per l’epatite B e C, nel caso in cui non li abbiate ancora fatti.

È importante in questa settimana di gestazione anche riuscire a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e la glicemia, che possono essere controllate anche direttamente in farmacia oppure a casa acquistando degli appositi apparecchi.

La posizione del bambino

Come abbiamo poco fa avuto modo di osservare, il bambino dovrebbe ormai essere in posizione cefalica. Se non fosse in posizione, è bene che sappiate che ci sono alcune manovre che possono risultare utili e che possono aiutare il bimbo a girarsi. Sono manovre che consistono semplicemente in una pressione sull’addome, ma devono ovviamente essere effettuate dal ginecologo direttamente in ospedale. Le manovre inoltre vengono monitorare con una ecografia e viene registrato anche il battito cardiaco del bambino per capire se tutto sta procedendo al meglio.

Si tratta di manovre abbastanza veloci, che necessitano di un paio di minuti appena. Sono dolorose? Assolutamente no, anche se è possibile che provochino un pochino di fastidio. Sono pericolose per il bambino? Anche in questo caso la risposta è negativa, il bambino non corre insomma alcun tipo di pericolo. Nel caso in cui le manovre non dovessero portare ad alcun tipo di cambiamento, dovrete prendere l’appuntamento per effettuare il taglio cesareo.

Il taglio cesareo vi spaventa? È piuttosto normale che sia così, soprattutto considerando che si tratta di un’operazione chirurgica a tutti gli effetti, senza dimenticare poi che ogni mamma vive il cesareo come qualcosa di innaturale, come un parto che non consente di provare appieno tutte le emozioni che invece una mamma dovrebbe avere la possibilità di scoprire sulla propria pelle. Care future mamme, purtroppo se il cesareo è necessario, non potrete farci niente. Vi consigliamo caldamente di chiedere consigli e informazioni dettagliate al vostro ginecologo, così da poter riuscire a ritrovare la tranquillità di cui avete bisogno.