E’ una delle infezioni della prima infanzia caratterizzata dalla presenza di puntini rossi sulla pelle: ecco come riconoscerla.

Con il termine “sesta malattia” si definisce una delle infezioni della prima infanzia provocata da un virus della famiglia degli Herpes che, di norma, colpisce i bambini tra i 6 mesi e i 2 anni di età, in particolare durante la primavera e l’autunno.

Viene trasmessa per via aerea, tramite le goccioline emesse durante gli starnuti, i colpi di tosse o quando si parla.
Chi ne rimane colpito, risulta infettivo fino alla comparsa dei puntini rossi sulla pelle, il sintomo più tipico della malattia che, una volta trascorsa, lascia un’immunità permanente.

Ma come si può riconoscere?

Il sintomo più tipico è la comparsa di febbre alta dopo un’incubazione che dura diversi giorni: la febbre esordisce all’improvviso e può raggiungere picchi di 40 gradi misurati per via rettale associandosi, talvolta, a convulsioni.

Trascorsi 3 o 4 giorni, la febbre scende altrettanto bruscamente e compaiono le macchioline rosate (l’esantema) del diametro di circa un millimetro che si possono, in alcuni casi, rilevare al tatto ma che non provocano prurito.

Di solito, i puntini compaiono sull’area del tronco e, più raramente, interessano anche il volto, il collo, le braccia e le cosce.

L’eruzione cutanea ha una durata di 2 o 3 giorni e può essere associata a gonfiore degli occhi, ingrossamento delle ghiandole situate nella zona mandibolare e arrossamento della gola.

Può inoltre succedere che, una volta scomparso, l’esantema si ripresenti in altre zone del corpo.

Non esistono farmaci specifici per curare la “sesta malattia” che, comunque, tende a risolversi in maniera spontanea nell’arco di una settimana.

In corrispondenza dei picchi febbrili (39/40 gradi) potrebbero verificarsi convulsioni: infatti, vi è la possibilità che il sistema nervoso ancora immaturo del bimbo reagisca all’aumento repentino e intenso della temperatura.

Per evitarlo e abbassare la febbre, il pediatra potrebbe allora prescrivere un antipiretico.

Per riconoscere le convulsioni febbrili, è importante sapere che esse si manifestano con perdita di coscienza, contrazioni improvvise di braccia e gambe e irrigidimento muscolare, tutte problematiche che si risolvono però nel giro di pochi minuti e non lasciano alcuna conseguenza.

In questi casi, è comunque importante rivolgersi al pediatra o al più vicino Pronto Soccorso per tenere monitorata la salute del piccolo.