Adesso che siete arrivate alla ventiquattresima settimana di gravidanza, manca davvero pochissimo alla fine del secondo trimestre. È stato un trimestre abbastanza tranquillo questo, non è forse vero? Tutti i sintomi negativi infatti che avete vissuto nel primo trimestre, come la nausea mattutina, come gli episodi di vomito, come i giramenti di testa e magari anche lo svenimento, sono scomparsi e avete avuto la possibilità di focalizzare la vostra attenzione solo sul vostro pancione in crescita. Certo, adesso è presente qualche altro sintomo negativo come il mal di schiena persistente o una leggera insonnia, ma si tratta di sintomi almeno per il momento ancora abbastanza blandi, che potete tenere sotto controllo facilmente.

Il vostro bambino è grande più o meno come una rapa! Il suo udito è diventato finissimo, così che sia per lui possibile interagire al meglio con la mamma ed il papà e iniziare ad instaurare con loro un rapporto davvero molto stretto, anzi intimo. Sono molte le cose che accadono al bambino durante questa settimana di gravidanza, così come molte sono le cose che accadono alla mamma. Andiamo a scoprire insieme tutti questi cambiamenti.

Cosa succede

Con l’ingresso nella ventiquattresima settimana di gravidanza, ormai il bambino è del tutto formato e i suoi lineamenti sono impeccabili. Solo la sua pelle è ancora un po’ rugosa, perché non è stato prodotto tutto il grasso sottocutaneo di cui il bambino ha bisogno. La produzione del grasso sottocutaneo continua in questa settimana e nelle settimane successive. Il bambino continua ovviamente in questa settimana di gestazione a crescere, mettendo su peso. Durante il giorno beve il liquido amniotico, si muove, fa le capriole, scalcia e si riposa.

Ormai è arrivato ad una lunghezza di ben 29 centimetri e il suo peso si aggira intorno ai 550 grammi. Come è grande! Pensate che sino a qualche settimana fa era piccolo come un pisellino. I polmoni del bambino si stanno già preparando a garantire una corretta respirazione, così che il piccolo possa riuscire ad adattarsi subito all’ambiente che troverà al di fuori del grembo materno. I polmoni producono una sostanza infatti, che prende il nome di surfattante, che consente ai polmoni di espandersi al momento del parto e di compiere in modo spontaneo e senza alcun tipo di difficoltà i normali atti del respiro.

Come di sicuro già saprete, il bambino è in grado di sentire tutti i rumori che provengono dal mondo esterno. Con il passare delle settimane l’udito si affina sempre di più e il bimbo quindi riesce a riconoscere anche la differenza tra le varie voci che gli parlano dall’esterno del pancione. Approfittate di questo udito sopraffino per parlare al piccolo quanto più possibile e per fargli ascoltare la vostra musica preferita. Questo è senza alcun dubbio il modo migliore per riuscire ad instaurare con il bambino un rapporto semplicemente fantastico, non solo con voi, ma anche con il futuro papà e con tutte le altre persone della famiglia o i vostri amici più cari.

Ma durante questa settimana è possibile incorrere in contrazioni? Nella maggior parte dei casi le contrazioni che le future mamme provano in questo momento sono quelle false, di preparazione quindi al parto. Sono contrazioni che non destano alcun tipo di preoccupazione e che, così come sono arrivate, scompaiono nel giro di qualche giorno appena. Ovviamente è sempre bene farsi controllare dal proprio ginecologo che, nel caso in cui ritenga che le contrazioni siano eccessive, potrebbe mettere a riposo la futura mamma almeno per un po’ di tempo.

È necessario farsi controllare perché è possibile, anche se davvero molto raro, entrare in travaglio già alla vetiquattresima settimana di gravidanza. Si parla in questo caso di parto pretermine, che può avere luogo tra la ventiduesima settimana e la trentasettesima settimana. Come abbiamo appena detto, si tratta di un evento piuttosto raro, ma comunque possibile. Nel caso di bambini prematuri è importante ovviamente che in ospedale sia presente un reparto di Terapia Intensiva Neonatale – TIN, dove il bambino prematuro verrà ricoverato sino a quando non si sarà sviluppato al meglio e sino a quando non avrà preso il giusto peso. Sappiamo che anche solo pensare ad un’evenienza di questo tipo vi mette paura, ma è bene essere preparate a qualsiasi evenienza ed è bene ricordare che oggi come oggi la maggior parte dei bambini nati prematuramente riescono a sopravvivere e a crescere forti e sani.

I sintomi

Le mamme in dolce attesa vedono il loro pancione crescere e l’ago della bilancia spostarsi sempre più mano a mano che passano le settimane. Il peso della mamma, arrivate a questo punto della gestazione, potrebbe essere infatti di ben 7,5 chilogrammi in più. Un corpo sempre più ingombrante può far incorrere le donne in dolce attesa nel mal di schiena a causa della postura scorretta che assumono. Possono inoltre sentire il bisogno di fare pipì in continuazione, senza dimenticare poi che riposare bene può risultare complicato.

Gli occhi delle future mamme a partire da questa fase di gravidanza potrebbero essere un po’ più sensibili alla luce rispetto al solito e potrebbero irritarsi con molta facilità. È anche possibile che le mamme sentano gli occhi un po’ stanchi. Inoltre le palpebre possono in alcune donne gonfiarsi un po’. Si tratta di cambiamenti del tutto normali, causati dagli ormoni della gravidanza ovviamente. Questi sintomi tendono a scomparire dopo la nascita del bambino, ma alcune donne potrebbero incorrere subito dopo il parto in una diminuzione della vista. Proprio per questo motivo tra gli esami che si consiglia alle donne di effettuare dopo l’arrivo del loro bebè, c’è proprio una completa visita oculistica.

Molte donne, anche prima della ventiquattresima settimana di gravidanza, notano la comparsa sull’areola mammaria di alcuni punti bianchi. Questi sono i tubercoli di Montgomery, ghiandole che hanno il compito di preparare il seno all’allattamento. Questa preparazione inizia da subito, ma ovviamente si intensifica a partire dalla fine del secondo trimestre in poi.

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Cosa fare

Le donne in dolce attesa dovrebbero prestare ancora più attenzione alla loro alimentazione, così da poter garantire al proprio bambino tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno per poter crescere al meglio dentro al grembo materno, ma anche per evitare di eccedere con i chili di troppo. Pensate a quanto sarà poi faticoso perdere molti chili dopo il parto e pensate a quanto fastidio tutti questi chili vi arrecano in questo momento! Per l’ingombro del pancione, è sempre bene indossare abiti premaman oppure in possesso di fasce che sostengono la pancia, alleviandone così un po’ il peso. Per riposare bene, meglio scegliere un cuscino per la gravidanza o comunque utilizzare dei cuscini per sostenere la pancia e far sì che non ci siano zone dove la pressione è eccessiva. Per il bisogno di fare pipì in continuazione invece, non c’è niente che possiate fare, se non evitare tutti quei luoghi dove i bagni non sono disponibili.

Come abbiamo poco fa affermato gli occhi delle mamme possono essere più sensibili alla luce e arrecare qualche fastidio. Consigliamo alle mamme che già hanno gli occhiali da vista di utilizzare proprio questi al posto delle lenti a contatto, che potrebbero infatti irritare gli occhi in modo eccessivo. Sempre meglio poi utilizzare gli occhiali da sole quando vi trovate all’aria aperta, così da rendere meno intenso il riverbero e aiutare gli occhi sensibili a non provare fastidio. Per il gonfiore, il rossore e le irritazioni, sono più che sufficienti degli impacchi alla camomilla da effettuare anche più volte al giorno. Se proprio il fastidio dovesse essere molto intenso, chiedete consiglio al vostro ginecologo su quale sia il migliore collirio per il vostro disturbo, quello più indicato per le donne in dolce attesa ovviamente.

Se ancora non avete effettuato la curva da carico di glucosio, è possibile che dobbiate effettuare questo esame proprio alla ventiquattresima settimana di gravidanza, così da poter valutare l’eventuale presenza del diabete gestazionale. Il diabete gestazionale è una tipologia di diabete che può avere luogo solo ed esclusivamente nelle donne in dolce attesa, niente a che vedere quindi con il diabete di tipo I. Si tratta di un diabete che deve essere tenuto sotto stretto controllo perché potrebbe comportare qualche piccolo problema, come ad esempio una crescita smisurata del bambino e quindi la necessità di farlo nascere un po’ prima dello scadere del tempo. Ovviamente è bene chiedere consiglio al proprio ginecologo, che valuterà se effettuare o meno l’esame e se ci siano effettivamente dei rischi per voi, magari a seguito anche di un’anamnesi familiare.

Arrivate a questa settimana di gravidanza, le donne in dolce attesa possono anche iniziare a pensare all’anestesia epidurale. Si tratta di un’anestesia che consente di alleviare, anzi in molti casi di bloccare del tutto i dolori del parto, con la possibilità per la donna di concentrarsi solo ed esclusivamente sulle contrazioni. Si tratta di una tipologia di anestesia piuttosto delicata. La donna infatti deve cercare, nonostante le contrazioni e il dolore, di restare quanto più ferma possibile, in quanto è necessario inserire un lungo ago proprio tra le vertebre lombari. Volete fare l’anestesia epidurale? Avete bisogno di qualche informazione in più? Vi sentite un po’ spaventate? Proprio per questo motivo è bene recarsi presso il proprio ospedale ed effettuare una visita anestesiologica, in cui otterrete tutte le indicazioni di cui avete bisogno.