Con il raggiungimento dei 9 mesi di età, i bambini iniziano a fare davvero molti progressi. Adesso infatti la loro interazione con gli adulti è eccellente ed iniziano a muoversi in modo del tutto indipendente nello spazio, interagendo ovviamente anche con tutti gli oggetti che incontrano sul loro cammino. Ecco allora tutta una serie di consigli utili per le mamme, e anche ovviamente per i papà, alle prese con questi importanti cambiamenti, con questo meraviglioso periodo di crescita.

Lo sviluppo psicomotorio del bambino

Spesso i genitori tendono a fare paragoni tra il proprio bambino e gli altri bambini e si fanno prendere dal panico se i progressi che il loro piccolo è riuscito a compiere in questi mesi di vita non sono all’altezza degli altri bimbi che hanno avuto la possibilità di osservare. Cari genitori, ogni bambino ha i suoi tempi ed è molto importante che vengano rispettati in modo intenso. Se alcuni bambini a 9 mesi già camminano, non è detto che tutti riescano a raggiungere così presto questo obiettivo e voi genitori non dovete iniziare a chiamate il pediatra allarmati. Anche perché sarà proprio il pediatra a controllare, durante le visite, che lo sviluppo psicomotorio del vostro piccolo stia procedendo per il meglio.

Per generalizzare, possiamo affermare che a 9 mesi tutti i bambini sono in grado di tenere sotto controllo la testa in modo impeccabile. Stanno a sedere inoltre con la schiena ben dritta e riescono senza alcuna fatica e senza cadere a spostare il busto in avanti per poter afferrare un oggetto situato davanti a loro. A 9 mesi il bambino deve anche riuscire a gettare a terra un gioco e a dimostrare attenzione almeno per un minuto ad un oggetto che si trova nelle sue mani. A 9 mesi i bambini sono in grado di apprezzare la musica, ridono, dimostrano di divertirsi e si arrabbiano se qualcosa che desiderano non viene dato loro.

La maggior parte dei bambini intorno ai 9 mesi di vita, qualcuno un po’ prima, qualcuno un po’ più tardi, iniziano anche a gattonare. Si tratta della prima tipologia di movimento che consente ai piccoli di scoprire lo spazio intorno a loro, di sentirsi liberi e indipendenti. Attenzione: non tutti i bambini gattonano. Alcuni bambini non sentono affatto il bisogno di compiere questo movimento e voi genitori non dovete affatto preoccuparvi di questo. Può darsi però che striscino oppure che avanzino nello spazio semplicemente appoggiandosi sui glutei. Ma anche in questo caso non ci sono regole precise. I bambini devono essere spronati ad effettuare questi movimenti? Potete spronarli, certo, magari posizionando un gioco davanti a loro e chiamandoli affinché lo vadano a prendere, ma non commettere l’errore di forzarli. Non si tratta di movimenti necessari e ogni forzatura potrebbe risultare del tutto controproducente, bloccando addirittura il desiderio del vostro bambino di diventare più autonomo. Lasciate tempo al tempo e fate in modo che il vostro piccolo possa capire da solo quale sia il modo migliore di spostarsi nello spazio intorno a lui.

Alcuni bambini a 9 mesi iniziano ad alzarsi in piedi. Altri addirittura potrebbero iniziare a compiere i loro primi passi. Nel caso in cui vediate che il vostro piccolo è pronto a compiere questo genere di movimenti, è importante che, come abbiamo prima affermato, lasciate che faccia tutto da solo. Forzarlo a stare in piedi o a camminare non avrebbe, possiamo assicurarvelo, alcun senso.

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Le prime scarpine

Molti genitori credono che a partire dai 9 mesi di vita sia necessario acquistare le prime scarpine con suola per il loro bambino. Su questo argomento ci sono davvero molte discussioni e gli esperti si dividono, da una parte coloro che credono che le scarpine aiutino il piccolo a trovare il giusto equilibrio e dall’altra coloro che pensano che il bambino dovrebbe possibilmente stare a piedi nudi. Chi ha ragione? Chi ha torto? Impossibile dirlo con precisione. Forse la soluzione migliore si trova nel mezzo. Potete quindi decidere di acquistare un paio di scarpine per il vostro bambino, ma facendole indossare solo quando vi trovate fuori casa e solo quando inizia a tirarsi su in piedi. Questo potrebbe essere il giusto compromesso, non sembra anche a voi?

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I piccoli problemi in cui il bambino può incorrere

Alcuni bambini in questo periodo potrebbero mostrare i sintomi di una possibile allergia agli acari della polvere, che solitamente si manifesta tramite dermatite con prurito piuttosto intenso, ma anche eccesso di muco, lacrimazione, arrossamento degli occhi. Nei casi più gravi, potrebbero comparire anche crisi asmatiche. La prima cosa da fare nel caso in cui notiate questi sintomi è ovviamente chiamare il vostro pediatra e far visitare il vostro bambino. Sicuramente vi dirà di effettuare appositi test che consentono di comprendere se davvero si tratti di allergia agli acari o magari di un’altra tipologia di allergia che sino a quel momento non si era ancora manifestata.

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Nel caso in cui i test diano esito positivo, dovrete fare in modo che il vostro bambino stia quanto più possibile lontano dalla fonte della sua allergia. Materassi e cuscini devono sempre quindi essere in possesso di apposite federe antiacaro. I tendaggi pesanti, i tappeti, i peluche e altri oggetti che potrebbero catturare la polvere dovrebbero essere evitati. Tutti gli altri oggetti in tessuto che invece non possono essere eliminati, devono essere messi alla luce del sole e all’aria aperta ogni giorno e devono essere lavati in lavatrice. Mai utilizzare inoltre la scopa, ma sempre e solo l’aspirapolvere, possibilmente con filtro e ad elevata potenza. Esistono in commercio anche appositi apparecchi che consentono di purificare l’aria, in modo da catturare il pulviscolo presente. Questi apparecchi sono molto utili soprattutto durante il periodo invernale quando non è possibile tenere aperte le finestre di casa per chissà quanto tempo e in modo particolare per coloro che vivono dove c’è molta nebbia e un elevato tasso di umidità. Molti bambini provano la loro prima vera febbre proprio intorno ai 9 mesi di vita. Può capitare che alcuni bimbi incorrano in quelle che vengono definite convulsioni febbrili. Il bambino trema, si lamenta e arriva persino a perdere i sensi, roteando gli occhi all’indietro. Questa crisi può durare più o meno 1-2 minuti circa e può anche ripetersi più volte. I genitori devono cercare, anche se ci rendiamo perfettamente conto di quanto sia difficile, di stare tranquilli e di non farsi prendere dal panico. Il bambino deve essere tenuto in posizione sdraiata e messo su un fianco. Appena la crisi sarà passata, chiamate il vostro pediatra e chiedete consiglio direttamente a lui. Le crisi febbrili scompaiono da sole comunque con il passare degli anni e l’unica cosa che in realtà potete fare è cercare di fare in modo che la febbre nel vostro bambino non diventi mai troppo alta utilizzando il paracetamolo non appena necessario.

Cosa acquistare per il vostro bambino di 9 mesi

Vogliamo offrirvi una breve lista di oggetti, giocattoli e accessori che potete acquistare per il vostro bambino di 9 mesi:

  • Giocattoli con manopole come ad esempio una piccola cucina oppure giocattoli con pulsanti che emettono suoni e luci. Grazie a questi giochi i bimbi hanno la possibilità di iniziare e replicare i gesti che vedono compiere agli adulti, di interagire con il mondo circostante in modo sempre più intenso e di comprendere al meglio il rapporto tra causa ed effetto. Inoltre questi giochi consentono al piccolo di comprendere meccanismi semplici ma per loro del tutto nuovi e di migliorare in modo davvero intenso le loro capacità motorie.
  • Giocattoli che insegnano i colori. A partire dai 9 mesi di vita i bambini iniziano a riconoscere i colori. Grazie ai giochi che li aiutano a raggiungere questo obiettivo, i bimbi possono divertirsi intensamente e allo stesso tempo scoprire il mondo che li circonda.
  • Giocattoli che incoraggiano lo sviluppo del linguaggio e che offrono ai bambini la possibilità quindi di scoprire lettere, sillabe e prime semplici parole. A 9 mesi nessun bambino parla, ma è proprio in questo periodo che il linguaggio inizia a farsi strada nelle loro vite. Questo è quindi anche il momento migliore per aiutarli a comprendere al meglio come sfruttare questo potere che già sentono di avere ma anche ancora non sanno come utilizzare.
  • Le prime scarpe. Come abbiamo affermato in precedenza, utilizzare le scarpe a 9 mesi di vita non è necessario, ma è possibile acquistarne un paio per aiutarli quando vogliono tirarsi su da soli o quando vi trovate fuori casa. Prestate molta attenzione però a scegliere solo ed esclusivamente scarpe pensate appositamente per il corretto sviluppo del piede del bambino, che siano di una delle marche più importanti del settore e adatte ovviamente per la sua età.
  • Cucchiaino per la pappa di più piccole dimensioni. Se sino a questo momento avete utilizzato il primo cucchiaio da svezzamento, quello con il manico molto lungo, è arrivato il momento di cambiare. Un bambino di 9 mesi è in grado di tenere gli oggetti in mano in modo del tutto autonomo e riesce anche a portarli alla bocca senza alcun tipo di difficoltà. Può quindi anche tenere in mano un cucchiaino e provare a mangiare da solo. Esistono appositi cucchiai con manico corto che sono pensato proprio per i bambini di questa età, leggermente curvi, per permettere al bambino di trovare più facilmente la bocca e di non far cadere la pappa per terra.

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