Il vostro neonato non riesce a dormire bene? Ha un sonno agitato e disturbato? Sappiamo perfettamente, cari genitori, come vi sentite in questo momento. Oltre alla stanchezza per le notti insonni che state passando, di sicuro provate anche molta preoccupazione. Avete infatti paura che il vostro bambino possa stare male e che vi sia qualche patologia che merita di essere sondata.

Il sonno agitato nel neonato può effettivamente essere causato da qualche disturbo fisico, ma nella maggior parte dei casi invece si tratta di un problema psicologico, magari causato da stress o da qualche abitudine scorretta. Andiamo insieme alla scoperta allora di tutto ciò che c’è da sapere sul sonno agitato del neonato.

Sonno agitato nel neonato cosa fare

Se le cause del sonno agitato nel neonato sono quelle psicologiche e stressanti di cui vi abbiamo sopra parlato, ecco cosa fare per cercare di eliminare il problema alla radice.

Prima di tutto è di fondamentale importanza far sì che la culla o il lettino del bambino siano quanto più sicuri possibile. Scegliete allora sempre una culla o un lettino che siano adatti per l’età del bambino oppure utilizzate un riduttore. Provvedete poi ad inserire anche un un paracolpi, così che il bimbo non possa farsi male nemmeno in caso di urti violenti e così che non possa svegliarsi a causa di questi urti. Attenzione, provvedete a scegliere un paracolpi che risulti sicuro per i bambini, realizzato cioè in un materiale che non contiene sostanze potenzialmente pericolose per la salute e che è molto traspirante, capace di favorire la massima circolazione dell’aria possibile. Provate anche ad inserire nella culla o nel lettino qualcosa che vi appartiene, come ad esempio una maglia che avete indossato da poco. In questo modo il bambino avrà il vostro odore sempre sotto al naso, odore che lo tranquillizzerà. Anche il ciuccio è un valido aiuto ad un sonno tranquillo: offritelo quindi al vostro bambino, per vedere se la suzione continua a cui lo costringe gli consente di rilassarsi. Anche abbracciare il proprio peluche preferito è rilassante, ricordatelo.

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  • I lacci di chiusura e di sicurezza lo trasformano in una forma a U che protegge il bimbo dopo la poppata.
  • I 4 lacci di chiusura rendono possibile legare saldamente il cuscino alle sbarre del lettino e utilizzarlo come paracolpi.
  • Il supporto lombare è regolabile e rimovibile. Il cuscino è utilizzabile anche come supporto cervicale.
  • Spedito in confezione sottovuoto per la massima igiene, che lo rende perfetto per un regalo.

Il lettino o la culla sono nella camera del bambino, ma credete che così il piccolo possa sentirsi abbandonato? Allora portate la culla o il lettino, almeno per i primi mesi di vita, nella vostra camera, vicino al vostro letto, che poi è proprio ciò che anche le ostetriche oggi come oggi consigliano caldamente di fare. Inoltre è importante ricordare che il vostro bambino non deve addormentarsi in braccio o nel vostro letto, ma nel suo lettino. Dovete però coccolarlo, baciarlo, accarezzarlo fino a che non si sarà addormentato del tutto, per far sentire la vostra presenza e tutto il vostro amore al piccolo e per fare in modo che il distacco non sia per lui così eccessivo.

Niente giochi intensi ed iper eccitanti prima della nanna, ma qualche canzone, una storia letta a bassa voce, un carillon o magari la proiezione delle stelle sul soffitto. In questo modo favorirete il rilassamento e avrete la possibilità di accompagnerà il vostro bambino nelle braccia di Morfeo, dolcemente e lentamente come è giusto che sia. Ricordate di tenere sempre una piccola luce accesa, in modo da scongiurare anche la paura del buio.

Quando il bambino si è addormentato, voi potete anche andare in un’altra stanza, magari per guardare un po’ di televisione e stare con il resto della famiglia sino a quando non sarà il momento anche per voi di coricarvi della nanna. Considerate però che se il sonno agitato del bambino è leggero, potreste svegliarlo con i rumori che provengono dalle altre zone della casa. Prestate attenzione quindi al volume di televisione, stereo e anche delle vostre stesse voci, così che la casa possa risultare quanto più silenziosa possibile. Per controllare il bambino utilizzare eventualmente un baby monitor. Se vedete che in alcuni momenti il sonno agitato del neonato è accompagnato da lamenti, entrate nella stanza e accarezzate il bimbo. Questo potrebbe essere sufficiente a calmarlo. Non prendetelo però in braccio, potreste infatti svegliarlo del tutto e non riuscire più a farlo dormire.

Le cause del sonno agitato del neonato

I disturbi fisici che possono comportare un sonno agitato nel neonato sono:

  • Reflusso gastrico. Sonno agitato nel neonato e reflusso gastrico sono connessi a causa dei sintomi che il reflusso comporta. Con la risalita infatti del contenuto gastrico nell’esofago, i bambini possono provare un intenso senso di bruciore, dolore addominale, acidità in bocca. In alcuni casi possono persino arrivare a vomitare. Come è facile capire, può risultare molto complicato riuscire a dormire bene con una condizione di questa tipologia. Nel caso di lattanti o in generale di bambini al di sotto degli 8 anni, può essere difficile confermare la diagnosi di malattia da reflusso gastrico. Proprio per questo motivo può risultare necessario effettuare dei test strumentali come la pH metria/pH impedenzometria, poco invasiva e praticata tramite sondino, oppure l’esofagogastroduodeoscopia, un po’ più invasiva in quanto comporta l’utilizzo di un endoscopio per poter raggiungere l’esofago. Nel caso in cui si abbia la diagnosi, è necessario effettuare un trattamento farmacologico che inibisce la produzione di acido nello stomaco. In alcuni casi però è possibile evitare i farmaci e provvedere ad accorgimenti posturali adeguati e ad una ben precisa alimentazione. Nei casi più gravi, ma si tratta di una condizione davvero rarissima, è anche possibile ricorrere alla chirurgia.
  • Problemi alle vie respiratorie. I problemi alle vie respiratorie, che si tratti di problemi cronici oppure di problemi temporanei, possono comportare difficoltà a respirare bene, naso chiuso, attacchi asmatici, tutte condizioni che possono agitare i bambini soprattutto durante il sonno. Per i problemi alle vie respiratorie sono disponibili molte diverse soluzioni, sia farmacologiche che non a seconda dell’entità del problema. Spesso anche trattamenti termali e aerosol contribuiscono a migliorare in modo intenso la situazione. Per questo genere di problemi è sufficiente di solito una visita dal pediatra, che potrebbe però anche segnarvi una visita specialistica per accertamenti.
  • Mal d’orecchio. Se i bambini soffrono di mal d’orecchio, è possibile che mettondosi sdraiati il dolore si acuisca talmente tanto da non riuscire a farli riposare bene. Di solito per trattare il mal d’orecchio è necessario un trattamento antibiotico ed è sufficiente una visita dal pediatra.
  • Dermatite. Anche i bambini che soffrono di dermatite e più in generale di ogni possibile problema alla pelle che può comportare secchezza, desquamazione, prurito e fastidio possono non riuscire a dormire sonni tranquilli. Sono per fortuna oggi come oggi disponibili delle pomate per pelli sensibili che aiutano ad arginare il fastidio, consentono ai bambini di tornare a riposare bene.

Il reflusso è tra questi disturbi fisici l’unico che realmente deve mettere in allarme i genitori, in quanto può arrecare molto fastidio e anche dolore al bambino e può compromettere la sua crescita e il corretto assorbimento delle sostanze nutritive di cui ha bisogno. Gli altri sono invece disturbi piuttosto blandi, molto diffusi e di semplice risoluzione. In ogni caso ricordate di non prendere mai decisioni autonome sulla salute dei vostri bambini, ma di recarvi sempre dal pediatra di famiglia o da uno specialista.

Dobbiamo ammettere però che sono pochi i bambini che non dormono bene a causa di queste patologie. Come abbiamo inizialmente affermato, nella maggior parte dei casi, secondo gli esperti circa l’80%, si tratta di problemi di tipo psicologico. Il problema più diffuso è il senso di abbandono, connesso a frustrazione, che i neonati provano quando si trovano costretti a trascorrere tutta la notte lontano dai loro genitori. Oltre a questo, anche la paura del buio sembra essere molto diffusa, sia nei neonati di poche settimane di vita appena che nei bambini più grandicelli.

Il vostro bambino non sembra essere spaventato dal distacco o dal buio? Allora forse soffre di una qualche forma di stress. Ci rendiamo perfettamente conto che lo stress sembra una patologia tipica dell’età adulta, ma ci sono alcune fonti di stress a cui senza neanche rendercene conto assoggettiamo i bambini e che possono renderli ansiosi e molto agitati. Tra le fonti di stress più diffuse dobbiamo ricordare ambienti troppo rumorosi, l’esposizione a odori davvero molto forti come quelli della cucina ad esempio oppure i profumi per ambienti, l’esposizione alla nicotina, le luci di casa troppo intense. Spesso quando sono presenti queste fonti di stress, il neonato è agitato prima del sonno e non solo durante.

Infine è importante anche ricordare alcune abitudini scorrette che spesso i genitori danno ai bambini e che possono comportare un sonno agitato. Sembra infatti che alcuni genitori addormentino i bambini in un luogo diverso dalla loro cameretta oppure che li addormentino direttamente in braccio per praticità per poi metterli nel loro lettino o nella culla solo in un seconda momento. Altri genitori vogliono che il loro bambino si addormenti il prima possibile e proprio per questo motivo sono ansiosi e mettono fretta al bimbo. In altri casi ancora sembra che i genitori cerchino di stancare il bambino quanto più possibile, facendogli fare dei giochi intensi prima della nanna, che possono risultare iper eccitanti.