La quarta malattia viene comunemente definita anche come scarlattinetta, in quanto considerata come una forma lieve della scarlattina. Per anni è stata considerata come una malattia esantematica tipica dell’infanzia, che ha luogo di solito tra la quinta e la sesta malattia. Da qui infatti il suo nome. Non tutti i pediatri sono però d’accordo. Secondo alcuni pediatri infatti la quarta malattia non esiste affatto e sarebbe più corretto parlare di una malattia ensatematica atipica.

Questo perché può essere causata da molte diverse tipologie di batteri, e non solo quindi dallo streptococco beta emolitico di tipo A, lo stesso cioè che causa la scarlattina. Non solo, potrebbe persino essere causata da virus, anziché da batteri. Inoltre quella che viene comunemente definita quarta malattia non ha una decorrenza ben precisa in ogni individuo, come invece accade con le altre malattie esantematiche. Se prendiamo ad esempio in considerazione la sesta malattia, ogni bambino soffre per tre giorni circa di febbre molto alta e dopo poco compare un esantema su tutta la schiena. La quarta malattia invece può avere o non avere febbre, l’esantema può essere un po’ ovunque sul corpo e possono esserci anche altri sintomi anche se non necessariamente, come il vomito ad esempio.

Nonostante queste considerazioni, cerchiamo di capire insieme quali sono i sintomi di quella che viene di solito considerata scarlattinetta e quali sono le possibili cure.

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I sintomi della scarlattinetta

Il sintomo tipico della scarlatinetta o quarta malattia è la comparsa di una lieve eruzione cutanea. Si tratta di macchie rosse di piccole dimensioni che compaiono prima sul tronco e che poi si diffondono lentamente anche ad altre zone del corpo, soprattutto inguine e glutei. È piuttosto raro che le macchie arrivino invece fino al viso.

È possibile che prima della comparsa dell’esantema il bambino abbia anche altri sintomi, come febbre, problemi di respirazione, mal di gola e in alcuni casi anche vomito. I sintomi potrebbero però comparire anche contemporaneamente all’esantema. I bambini che prendono la scarlattinetta potrebbero anche avere molta sonnolenza, sentirsi stanchi durante tutto il corso della giornata e provare inappetenza. In caso di infezione virale è possibile inoltre che i bambini siano ipersensibili alla luce e abbiano i linfonodi piuttosto ingrossati.

Le cure per la scarlattinetta

Nel caso in cui un bambino vada incontro ad un esantema atipico come la scarlattinetta, non ci sono poi chissà che genere i trattamenti da dover effettuare. Di soluto infatti si tratta di forme che si risolvono da sole nel giro di qualche giorno appena e che hanno come unica conseguenza un po’ di desquamazione cutanea laddove era presente l’eritema, da trattare semplicemente con delle creme apposite. Se il pediatra crede che la causa sia effettivamente lo stesso batterio che provoca la scarlattina, allora sarà necessario assumere degli antibiotici. Ovviamente prima di assumere farmaci, il pediatra consiglierà di effettuare delle analisi per capire se effettivamente è quello il batterio interessato.

Scarlattinetta: i bambini sono infettivi?

La scarlattina è una malattia infettiva. I bambini quindi possono infettare i loro coetanei a scuola, i loro fratellini e ogni altra persona che incontrano, ma solo a seguito di una scambio di gocce di saliva.

I bambini sono infetti sino a quando non compare l’eruzione cutanea. Dopo l’eruzione i bimbi non sono più infetti. Quando ci si accorge insomma che c’è una malattia esantematica in corso, il danno è già stato fatto perché i bambini che sono entrati a contatto con il malato nei giorni precedenti potrebbero avere anche loro contratto la malattia. Questo significa che i bambini possono continuare ad andare a scuola nonostante l’esantema, ma ovviamente è sconsigliabile. Si tratta infatti pur sempre di una malattia infettiva che debilita l’organismo. Meglio quindi tenere i bambini a casa per qualche giorno a riposo.